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Parla il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia: “Crescono i divorzi e le convivenze, si promuove una civiltà degli individui che porta noia e solitudine”
L'Europa "sta vivendo una grossa crisi, che preoccupa la Chiesa e le famiglie, ma comincia a preoccupare anche la politica". E’ quanto sostiene il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, intervistato dal 'Sir' (Servizio informazione religiosa della Cei) a proposito del tema del settimo incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno.
"C'è - ha affermato il porporato - una crisi della famiglia, che significa crisi dei matrimoni, che sono sempre di meno, a favore delle convivenze libere; ci sono sempre più divorzi e sempre di più single per scelta.
Si sta promuovendo una civiltà degli individui, appunto, che può illudere soprattutto i giovani, dando l'impressione di una maggiore libertà, ma che in realtà finisce per diventare solitudine e noia. C'è poi la crisi della natalità, con una media di un figlio o poco più per donna, un dato che non garantisce più il ricambio generazionale. In questo modo si va incontro all'invecchiamento della popolazione, alla crisi economica e sociale perché mancheranno le risorse per sostenere una moltitudine di anziani, poi alla crisi culturale, alla crisi d'identità di popoli.
“C'è anche – ha continuato Antonelli - la crisi dell'educazione: i figli hanno bisogno dei genitori, indispensabili per il loro equilibrio psicologico, umano, per la loro educazione ai valori fondamentali; il fatto che i bambini si ritrovino senza padri o madri per via di separazioni, divorzi o per via del lavoro – ha concluso Antonelli - incide indubbiamente sulla formazione delle persone e dei futuri cittadini".
La Stampa, Vatican Insider, http://vaticaninsider.lastampa.it 03 aprile 2012